STORIE DI ALTRI TEMPI

radioalpinoUn articolo a cura della redazione giornalistica RDF della classe 4° a, della scuola primaria di Premariacco.
Quando noi bimbi di 4 A e 4 B abbiamo visitato la sede degli Alpini di Premariacco ci è sembrato di fare un viaggio nel tempo.
L’alpino Enzo Nunzio ci ha parlato della comunicazione e della “metamorfosi” che nel tempo ha subito.

Ci ha raccontato che il primo segnale radio lo inviò Guglielmo Marconi ( 1874-1937), appassionato studioso che faceva esperimenti con l’elettricità e fu l’inventore del telegrafo. Il famoso S.O.S. in grido di aiuto lo si deve infatti a lui. Da lui deriva anche il nome di “marconista”, il ruolo che Enzo aveva nel corpo degli Alpini. Il linguaggio usato per trasmettere era il “codice morse”, si basava su dei punti delle linee e per impararlo serviva un corso speciale.

Abbiamo anche scoperto che quando gli Alpini erano in guerra usavano mandare molte cartoline, perchè la maggior parte della gente era analfabeta e la cartolina aveva già le parole e l’immagine, così dava l’idea immediata del luogo in si trovavano. Quando la comunicazione si interrompeva però ci si iniziava a preoccupare.

Il presidente degli Alpini Luciano Basso ci ha anche mostrato un attrezzo che serviva per battere il ferro , funzionava girando una rotella di ferro,che, faceva alzare una specie di martello enorme che poi cadeva e batteva il ferro.

Gli Alpini ci hanno anche parlato di personaggi rilevanti della nostra storia, come per esempio Giuseppe Garibaldi, detto l’eroe dei due mondi, Hadolf Hitler, Benito Mussolini, e Riccardo Di Giusto, che è stato il primo alpino morto nella “Grande guerra” e proprio in suo onore è stata denominata una via a Udine.

Per ultimo, ma non per importanza, ci ha parlato del mulo. Per gli Alpini questo è stato un animale di vitale importanza, se si doveva scegliere fra la propria vita e quella del mulo spesso si sceglieva di salvare il mulo, perchè era un animale molto laborioso e robusto, infatti con il “basto”, posizionato sulla sua schiena, poteva portare munizioni, acqua, viveri e armi per molti uomini nelle zone più impervie delle montagne. Ora però rimane solo il suo ricordo, perchè è stato sostituito dall’ elicottero.

Abbiamo capito che gli Alpini con tutte queste fonti orali e materiali ci hanno raccontato cose diverse da quelle che studiamo a scuola sui libri di testo e sono vicende molto vicine ai nostri tempi.
Gabriele e gli alunni delle classi 4a e 4b.