IL BESTIARIO IMMAGINATO PASSO PER PASSO

damatràUna notizia a cura delle classi prime della scuola primaria di Remanzacco.
Noi bambini delle classi prime della scuola primaria di Remanzacco, abbiamo vissuto insieme a mamme, papà, zie, nonni, maestre ed animatori una bellissima avventura.
Un bel giorno sono venuti nelle nostre classi Katia, Claudia e Tommaso. Loro appartengono a un gruppo che si chiama Damatrà. Avevano borse e zaini, e dentro c’erano tanti bellissimi libri, e dentro i libri c’erano occhi, zampe, becchi colorati, piume, pellicce, proboscidi, code…. Insomma, tantissime immagini e storie di animali grandi e piccoli, normalissimi o molto strani.

Alla fine ci hanno chiesto di pensare ad un animale che fosse proprio il nostro. Poteva essere un animale vero, di fantasia oppure estinto.
Noi abbiamo immaginato cani, gatti, criceti, ma anche dinosauri, draghi ed unicorni, perfino una sula dai piedi azzurri.
Dopo qualche giorno sono tornati, ci hanno chiesto di riempire la nostra mente con l’essenza del nostro animale , poi di disegnarlo con tutti i particolari. Infine hanno chiamato le nostre mamme, i nostri papà, le zie, i nonni a trasformare i nostri disegni in pupazzetti che dovevano essere esattamente uguali al modello. Avevano preparato un laboratorio con stoffe di tutti i colori, alcune lisce, altre pelose, con fili grossi o sottili, con bottoni, lustrini e una specie di cotone bianco per imbottire gli animali. C’erano anche forbici, aghi e tante macchine da cucire. Alcuni adulti erano preoccupati: era un lavoro difficile ed hanno completato il pupazzetto dopo molti tentativi. Alcuni di noi hanno dovuto aiutarli, altrimenti non ce l’avrebbero fatta.
Alla fine, però, tutti sono riusciti a trasformare il disegno in un meraviglioso pupazzetto. Qualche genitore si è talmente divertito che appena ha finito di cucire il suo animale, ha subito preso un altro disegno da trasformare.Qualche giorno dopo, con tutti i nostri compagni, siamo andati al Municipio di Remanzacco, dove abbiamo trovato tutti i nostri disegni, ed accanto a ciascun disegno c’era un pupazzetto esattamente uguale!
Non tutti i nostri genitori erano riusciti a fare il lavoro e qualcuno di noi aveva paura di non trovare niente di suo, invece tutti i disegni avevano vicino il pupazzetto.

IL BESTIARIO IMMAGINATO PASSO PER PASSO
Noi bambini delle classi prime della scuola primaria di Remanzacco, abbiamo vissuto insieme a mamme, papà, zie, nonni, maestre  ed animatori una bellissima avventura.
Un bel giorno sono venuti nelle nostre classi Katia, Claudia e Tommaso. Loro appartengono a un gruppo che si chiama Damatrà. Avevano borse e zaini, e dentro c’erano tanti bellissimi libri, e dentro i libri c’erano  occhi,  zampe, becchi colorati, piume, pellicce, proboscidi, code…. Insomma, tantissime immagini  e storie di animali grandi e piccoli, normalissimi o molto strani. Alla fine ci hanno chiesto di pensare ad un animale che fosse proprio il nostro. Poteva essere un animale vero, di fantasia oppure estinto.
Noi abbiamo immaginato cani, gatti, criceti, ma anche dinosauri, draghi ed unicorni, perfino una sula dai piedi azzurri.
Dopo qualche giorno sono tornati, ci hanno chiesto di riempire la nostra mente con l’essenza del nostro animale , poi di disegnarlo con tutti i particolari.
Infine hanno chiamato le nostre mamme, i nostri papà, le zie, i nonni a trasformare i nostri disegni in pupazzetti che dovevano essere esattamente uguali al modello. Avevano preparato un laboratorio con stoffe di tutti i colori, alcune lisce, altre pelose, con fili grossi o sottili, con bottoni, lustrini e una specie di cotone bianco per imbottire gli animali. C’erano anche forbici, aghi e tante macchine da cucire.
Alcuni adulti erano preoccupati: era un lavoro difficile ed hanno completato il pupazzetto dopo molti tentativi. Alcuni di noi hanno dovuto aiutarli, altrimenti non ce l’avrebbero fatta.
Alla fine, però, tutti sono riusciti a trasformare il disegno in un meraviglioso pupazzetto. Qualche genitore si è talmente divertito che appena ha finito di cucire il suo animale, ha subito preso un altro disegno da trasformare.
Qualche giorno dopo, con tutti i nostri compagni, siamo andati al Municipio di Remanzacco, dove abbiamo trovato tutti i nostri disegni, ed accanto a ciascun disegno c’era un pupazzetto esattamente uguale!
Non tutti i nostri genitori erano riusciti a fare il lavoro e qualcuno di noi aveva paura di non trovare niente di suo, invece tutti i disegni avevano vicino il pupazzetto.