NATISONIA RIVER

“NATISONIA RIVER”
Martedì 12 aprile 2016 le classi IIA e IIB della Scuola Secondaria “Ippolito Nievo” di Premariacco, accompagnate dai proff. Sinuello, Candoni, Cantagalli M. e Bortoletto, hanno fatto un’uscita sulle rive del fiume Natisone con i ragazzi della classe IIIA dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Paolino d’Aquileia” di Cividale del Friuli per fare osservazioni e prelievi dell’acqua del fiume allo scopo di verificarne la balneabilità.
I ragazzi, preparati e coadiuvati dai proff. Saccavini e Petricig, erano organizzati in gruppi, ognuno dei quali spiegava in merito ad uno specifico parametro chimico-fisico, utile ai fini della determinazione del WQI (Indice di Qualità dell’Acqua).
I 9 parametri valutati sono: la temperatura (in °C) misurata con due diversi termometri, uno digitale e uno a mercurio, per stabilire poi la differenza di temperatura misurata a valle e a monte, l’ossigeno disciolto (% di saturazione), il BOD5 (domanda biochimica di ossigeno in 5 giorni), determinato poi in laboratorio, il pH, ossia il grado di acidità, misurato con un pHmetro, i nitrati e i fosfati (in mg/l) misurati separatamente con un fotometro, la torbidità (in cm) valutata con un cilindro trasparente in fondo al quale c’è un disco, detto “disco di Secchi”, diviso in quattro settori circolari, due neri e due bianchi, i solidi totali (in mg/l) e i colibatteri fecali, determinati in laboratorio dopo incubazione in terreni particolari contenuti nelle capsule petri (n. colonie/100 mg).
Dopo una spiegazione relativa all’ambiente circostante (flora e fauna) è stata determinata sperimentalmente la velocità dell’acqua come rapporto “spazio-tempo”. Due ragazzi si sono collocati nel fiume alla distanza di 20 metri, hanno messo un bastoncino nell’acqua, seguendo la corrente, e usando un cronometro hanno calcolato il tempo che il bastoncino impiega per andare da un ragazzo all’altro. La velocità era di 2,85 m/sec.
Poi hanno spiegato come capire qual è la sponda sinistra e quella destra: ci si deve mettere con il viso rivolto verso la corrente del fiume, si aprono le braccia e si possono determinare le due sponde.
Il martedì successivo, 19 aprile 2016, le classi si sono recate con lo scuolabus all’ITAS per elaborare i dati raccolti ed implementarli con i risultati ottenuti in laboratorio. Dopo più di un’ora di confronti e di calcoli, ecco il risultato: WQI pari a 75,03, quindi BUONO, ma non eccellente! La presenza di alcuni macroinvertebrati, specifici bioindicatori, conferma la qualità dell’acqua. Tuttavia la presenza di colibatteri in numero decisamente superiore a 100 ne sconsiglia la balneabilità.
Successivamente gli alunni hanno visitato i laboratori, dove hanno mostrato loro le colonie di batteri coliformi e spiegato come si ottengono. Gli strumenti devono essere utilizzati sotto una cappa sterile chiamata cappa a flusso laminare. L’acqua prelevata, dopo opportuna filtrazione, viene messa a gocce nelle capsule petri, che poi vengono posizionate in una sorta di incubatrice, ad una temperatura maggiore di quella di prelievo. Dopo una settimana si contano le colonie con una apposita “penna contacolonie”.
Gli alunni di Premariacco hanno poi avuto la possibilità di visitare i diversi laboratori che i ragazzi iscritti utilizzano ogni giorno.
Queste due uscite scolastiche sono piaciute alle classi, perché hanno potuto approfondire “sul campo” le loro conoscenze di chimica, fisica e biologia e capire perché alcuni cartelli segnalano la pericolosità e la non balneabilità del fiume. Inoltre la visita all’Istituto è stata utile in previsione della scelta della scuola superiore.

natisonia riverUn articolo a cura della redazione RDF della scuola sec. di 1° grado di Premariacco, giornalisti: Aleksandra, Lisa e Simone della 2^B
Martedì 12 aprile 2016 le classi IIA e IIB della Scuola Secondaria “Ippolito Nievo”
di Premariacco, accompagnate dai proff. Sinuello, Candoni, Cantagalli M. e Bortoletto, hanno fatto un’uscita sulle rive del fiume Natisone con i ragazzi della classe IIIA dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Paolino

d’Aquileia” di Cividale del Friuli per fare osservazioni e prelievi dell’acqua del fiume allo scopo di verificarne la balneabilità.

I ragazzi, preparati e coadiuvati dai proff. Saccavini e Petricig, erano organizzati in gruppi, ognuno dei quali spiegava in merito ad uno specifico parametro chimico-fisico, utile ai fini della determinazione del WQI (Indice di Qualità dell’Acqua).
I 9 parametri valutati sono: la temperatura (in °C) misurata con due diversi termometri, uno digitale e uno a mercurio, per stabilire poi la differenza di temperatura misurata a valle e a monte, l’ossigeno disciolto (% di saturazione), il BOD5 (domanda biochimica di ossigeno in 5 giorni), determinato poi in laboratorio, il pH, ossia il grado di acidità, misurato con un pHmetro, i nitrati e i fosfati (in mg/l) misurati separatamente con un fotometro, la torbidità (in cm) valutata con un cilindro trasparente in fondo al quale c’è un disco, detto “disco di Secchi”, diviso in quattro settori circolari, due neri e due bianchi, i solidi totali (in mg/l) e i colibatteri fecali, determinati in laboratorio dopo incubazione in terreni particolari contenuti nelle capsule petri (n. colonie/100 mg).

Dopo una spiegazione relativa all’ambiente circostante (flora e fauna) è stata determinata sperimentalmente la velocità dell’acqua come rapporto “spazio-tempo”. Due ragazzi si sono collocati nel fiume alla distanza di 20 metri, hanno messo un bastoncino nell’acqua, seguendo la corrente, e usando un cronometro hanno calcolato il tempo che il bastoncino impiega per andare da un ragazzo all’altro. La velocità era di 2,85 m/sec.

Poi hanno spiegato come capire qual è la sponda sinistra e quella destra: ci si deve mettere con il viso rivolto verso la corrente del fiume, si aprono le braccia e si possono determinare le due sponde.

Il martedì successivo, 19 aprile 2016, le classi si sono recate con lo scuolabus all’ITAS per elaborare i dati raccolti ed implementarli con i risultati ottenuti in laboratorio. Dopo più di un’ora di confronti e di calcoli, ecco il risultato: WQI pari a 75,03, quindi BUONO, ma non eccellente! La presenza di alcuni macroinvertebrati, specifici bioindicatori, conferma la qualità dell’acqua. Tuttavia la presenza di colibatteri in numero decisamente superiore a 100 ne sconsiglia la balneabilità.

Successivamente gli alunni hanno visitato i laboratori, dove hanno mostrato loro le colonie di batteri coliformi e spiegato come si ottengono. Gli strumenti devono essere utilizzati sotto una cappa sterile chiamata cappa a flusso laminare. L’acqua prelevata, dopo opportuna filtrazione, viene messa a gocce nelle capsule petri, che poi vengono posizionate in una sorta di incubatrice, ad una temperatura maggiore di quella di prelievo. Dopo una settimana si contano le colonie con una apposita “penna contacolonie”.

Gli alunni di Premariacco hanno poi avuto la possibilità di visitare i diversi laboratori che i ragazzi iscritti utilizzano ogni giorno.

Queste due uscite scolastiche sono piaciute alle classi, perché hanno potuto approfondire “sul campo” le loro conoscenze di chimica, fisica e biologia e capire perché alcuni cartelli segnalano la pericolosità e la non balneabilità del fiume. Inoltre la visita all’Istituto è stata utile in previsione della scelta della scuola superiore.