TRADIZIONI POPOLARI

tad.jpgClasse 4° Primaria Bilingue di San Pietro al Natisone con classe 4° A Primaria di Manzano
Le tradizioni popolari cambiano da paese a paese…provate a metterle a confronto!
E' per questo che ho pensato di chiederevi notizie, fotografie, informazioni…Potreste ricercare su internet, ma anche negli archivi della vostra parrocchia…anche le case dei vostri compaesani saranno piene di documenti e di sicuro ci sarà qualcuno, magari una persona anziana che potrà raccontarvi storie ed avvenimenti della tradizione popolare della vostra comunità …
Buona ricerca, mie cari! Verrò a trovarvi qui in questo spazio e da qui potrete chiedermi aiuto e consigli…io ci sarò! Il vostro amico Pino, l'aiutante del Professor Antonius.

tradizioni.jpg

 

 

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25 Messaggi

  1. 19 maggio 2008
    classe quarta » Scuola: bilingue »

    Alla mostra

    Ciao amici, vi scriviamo per comunicarvi che noi saremo alla mostra martedì 20 maggio verso le 11.45. Questa era l'unica data per poter venire a Manzano...sapete, dobbiamo adeguarci al pulmino e alle altre classi che hanno aderito al progetto. Se avete l'occasione ci troverete là. Sappiamo che è chiedervi tanto ma non si sa mai...Non vediamo l'ora di vedere tutte le foto! Ciao a tutti!

  2. 7 maggio 2008
    carla » Scuola: »

    Di che evento si tratta?
    E’ la festa del Santo Patrono
    Come viene chiamato?
    Festa di San Valentino.Eravamo curiosi di sapere perché è stato scelto lui come Patrono. Abbiamo scoperto che….
    A seguito di una epidemia di peste nel 1536 a Manzano fu fondata una Confraternita dedicata a San Valentino(che era considerato protettore contro la peste e l’epilessia oltre che degli innamorati).Aveva lo scopo di aiutare i poveri e aiutare la parrocchia.
    La confraternita organizzava la festa del Santo e con la vendita del pane benedetto a forma di “S

  3. 5 maggio 2008
    simone e martina » Scuola: bilingue »

    rogazioni

    8 QUALI FONTI AVETE USATO PER OTTENERE LE VOSTRE INFORMAZIONI?

    Dal momento che le rogazioni si svolgono tutt ' oggi siamo stati anche noi protagonisti attivi. Infatti , muniti di macchina digitale, il 25 aprile, ci siamo divisi fra i vari paesi dove viene ancora celebrato questo rituale. Precedentemente abbiamo approfondito l' argomento con i nostri genitori e nonni.
    Il 24 aprile ci siamo poi recati a Rodda, paese dove le rogazioni si fanno ancora. Abbiamo fatto tutto il percorso della processione e abbiamo visto numerosi altarini già allestiti.Abbiamo poi incontrato gente del posto che ci ha raccontato come si svolgevano in passato, come si svolgono oggi e anche alcuni aneddoti simpatici legati alle rogazioni.

  4. 5 maggio 2008
    pietro e barbara » Scuola: bilingue »

    rogazioni

    7. COME SI SVOLGEVA?
    Dal momento che le rogazioni si svolgono ancora oggi si può parlare in presente in quanto il rituale non ha subito grossi cambiamenti.
    I fedeli si incontrano la mattina presto nel luogo tradizionale di partenza delle rogazioni. Qui un uomo del paese prende in mano una grande croce e da quel momento fino alla fine del percorso ha il compito di fare da aprifila. La croce è seguita dagli altri uomini del paese, poi dal sacerdote vestito di bianco e dai babmini che hanno il ruolo di chirichetti che a turno portano il Vangelo e l' acqua benedetta. La processione si conclude con le donne. Lungo il percorso che tocca numerose borgate e altarini, i partecipanti pregano il rosario, ripetano le litanie e intonamno canti religiosi sia in italiano che in sloveno. Davanti ogni altarino il sacerdote legge un passo del Vangelo e benedice i campi e i paesi circostanti. Il mrituale prevede la formula latina dove il sacerdote invoca la protezione contro la tempesta, le alluvioni, la siccità e il terremoto. Ad ogni invocazione i fedeli rispondono in latino "liberamus Domine".
    La processione è lunga qualche chilometro e di solito nell'ultimo paese alla fine del rituale religioso, i fedeli si fermano a mangiare e a bere in compagnia. Di solito sono giovani del paese che si occupano della ristorazione.
    La festa che segue le rogazioni dura fino a sera tra chiacchiere, carte, pallone e canti. In passato tutto era accompagnato anche dal suono della fisarmonica.

  5. 5 maggio 2008
    emanuel » Scuola: bilingue »

    rogazioni

    5 .CHI VI PARTECIPA?
    Vi partecipano tutti gli abitanti del paese e in alcune zone anche abitanti di
    paesi vicini o semplicemente gente curiosa di vivere una tradizione
    particolare.

    6.COSA SI FACEVA NELLE FAMIGLIE IL GIRNO PRIMA DELL' EVENTO?
    Questa è una tradizione che ha origini lontane ma che si svolgeancora. In passato, i giorni prima delle rogazioni, la gente era impegnata a sfalciare e pulire là dove sarebbe passata la processione.Il giorno della vigilia, le donne si dedicavano all' allestimento degli altarini con fiori, candele e immagini sacre, cosa che si fa anche oggi.

  6. 5 maggio 2008
    elena » Scuola: bilingue »

    rogazioni

    4.DOVE SI SVOLGONO?

    Le rogazioni fanno parte della tradizione religiosa solo di alcuni paesi delle Valli del Natisone, ma in generale, ogni comune le festeggia.Noi abbiamo seguito da vicino le rogazioni di Rodda, Mersino, Tercimonte, Cosizza e Topolò.

  7. 5 maggio 2008
    maddalena » Scuola: bilingue »

    rogazioni

    3.IN CHE OCCASIONE SI SVOLGE?

    Le rogazioni si svolgono il 25 aprile giorno di San Marco.Il periodo è quello primaverile, quando la natura sta per risvegliarsi dal lungo sonno invernale, dove i prati iniziano a verdeggiare e gli alberi a fiorire.

  8. 5 maggio 2008
    Dejan e Lore » Scuola: bilingue »

    le rogazioni

    1. DI CHE EVENTO SI TRATTA?
    L'evento descritto nella fotografia fa parte di un rituale religioso tipico di alcune zone delle Valli del Natisone, le rogazioni di San Marco.
    Si tratta di una processione che si snoda lungo le strade e i sentieri di alcuni paesini,facendo fermate davanti ai numerosi altarini che si trovano lungo il percorso.Ad ogni fermata avviene la benedizione del sacerdote e la lettura di passi del Vangelo.Lo scopo principale è quello di allontanare, con la preghiera,ogni bevento naturale che potrebbe danneggiare il raccolto o le abitazioni dei paesi.

    2. COME VIENE CHIAMATO?
    Questa processione prende il nome di "rogazioni di San Marco" o "precesia Svetega Marka" (processione di San Marco).

  9. 21 aprile 2008
    PINO L'AIUTANTE DEL PROF.ANTONIUS » Scuola: »

    ECCO LE DOMANDE PER COMPILARE LA SCHEDA

    CARI AMICI ECCO INFINE LE DOMANDE GUIDA PER COMPILARE LA SCHEDA SULLA VOSTRA RICERCA.
    Ho chiesto aiuto al prof. Antonius che come sapetre lavora all'Università e al Centro di Catalogazione Beni Culturali della regione Friuli Venezia Giulia.
    Rispondete inserendo le risposte che sono il frutto della vostra ricerca!

    Di che evento si tratta?
    (religioso o civile)

    Come viene chiamato?

    In che occasione si volge?

    In che periodo?

    Dove si svolge?


    Chi vi partecipa?
    Chi è il protagonista?

    Da cosa è accompagnato? (musica, canti, poesie, filastrocche, stendardi, statue professionali, cibi particolari, oggetti, …)

    Cosa si faceva nelle famiglie i giorni prima dell’evento?
    Come ci si preparava all’evento?

    Come si svolgeva?

    Si svolge ancora oggi?
    E’ cambiato qualcosa rispetto a come si svolgeva nel passato?

    Quali fonti avete usato per ottenere le vostre informazioni?
    (interviste a persone che conoscevano l’evento: fonti orali; libri e giornali: fonti scritte; fotografie e filmati: fonti visive; oggetti: fonti materiali)

  10. 10 aprile 2008
    classe quarta » Scuola: bilingue »

    LE NOSTRE TRADIZIONI PASQUALI

    Ciao amici, abbiamo letto il vostro messaggio. Igor ha letto le parole in friulano con la giusta intonazione.
    Elena e Simone ci hanno detto che anche in uno dei nostri paesini (Azzida) si festeggia in maniera simile alla vostra il patrono S. Valentino.
    Oggi vi vogliamo raccontare le nostre tradizioni pasquali.
    Innanzittutto abbiamo scoperto che la settimana Santa, quella prima di Pasqua, era dedicata alle pulizie.Si puliva tutto, case, stalle, camini, posate di rame.
    Le donne poi preparavano i dolci tradizionali: ' kruh te obiejen' (pane benedetto) 'golobica' (colomba) 'gubanca' (gubana). Tutti e tre ricoprivano il ruolo dell' attuale colomba.
    Il Giovedì Santo le campane suonavano per l'ultima volta.Da quel giorno fino Sabato Santo il loro suono sarebbe stato sostuito dal suono di particolari oggetti di legno ( laskotac-barljevka- darlica).Anche noi abbiamo provato a suonarli , ce li ha portati a scuola Giovanni Coren , il nostro super esperto delle Valli !
    Il venerdi Santo , i paesani recitavano il Via Crucis.
    Quando arrivava il Sabato Santo le campane suonavano nuovamente il Gloria e la gente , in qualunque posto si trovasse, si lavava le mani e il viso in segno di purificazione. Nel pomeriggio c'era la benedizione del pane. Si poneva nel cesto più bello una tovaglia bianca ricamata con sopra la " golobica" le uova sode, il salame, il pane , e per le bestie un sacchetto di crusca e una manciata di sale.
    Alla sera , dopo la messa , venivano benedetti il fuoco e l' acqua.Dopo la funzione i giovani del paese raccoglievano le braci e le distribivano per le famglie.
    La domenica di Pasqua prima della colazione,tutti si recavano in chiesa a rievere la comunione. Dopo la messa si consumava la colazione con i cibi benedetti il giorno prima. In alcuni paesi i gusci delle uova sode venivano sparsi intorno alla casa per tenere lontane le bisce.
    Eccco qui, abbiamo finito. Questa volta, tutto ciò che abbiamo imparato è frutto delle nostre ricerche su internet e dei racconti dell' esperto Giovanni.Dobbiamo dire che alcuni di noi vivono ancora queste tradizioni, certo, non tutte. Ma Simone, Massimo, Mitja, Francesca,Miriana, Lorenzo, Kevin, Elena e Stefano non mancano mai alla benedizione dei cesti, alla benedizione del fuoco e alla colazione la domenica di Pasqua. Qualche fortunato come Simo ,Lore e Massi aiutano le nonne a preparare i dolci tipici.
    Cari amici, abbiamo finito, era ora direte voi! La nostra prossima nostra missione sarà.........le Rogazioni! A presto!

  11. 3 aprile 2008
    classe quarta » Scuola: »

    tradizioni a Manzano

    Cari amici di San Pietro.Manzano e’ un paese molto grande e ci sono 14 borghi ognuno con le proprie feste e tradizioni
    La tradizione comune a tutti è la Festa del patrono.E’ San Valentino e la festa è il 14 febbraio.Eravamo curiosi di sapere perche’ il comune ha scelto Valentino come patrono .Abbiamo invitato a scuola il sig.Walter Peruzzi, memoria storica del paese
    Ci ha raccontato che….
    A seguito di una epidemia di peste nel 1536 a Manzano fu fondata una Confraternita dedicata a San Valentino(che era considerato protettore contro la peste e l’epilessia)Aveva lo scopo di aiutare i poveri e aiutare la parrocchia.
    Una volta all’anno organizzava la festa del santo e vendevano il pane benedetto, le chiavette e le candele per raccogliere soldi.

    Negli anni la festa è passata in mano al Comune.
    Il signor Peruzzi ci ha raccontato che la sagra del patrono era la festa piu’ importante e attesa di Manzano.Il mercoledì prima della festa i giovani salivano sul campanile e cominciavano a scampanottare.
    Nelle sere di giovedi’ ,venerdì e sabato in chiesa si pregava in onore del santo.La Messa solenne si celebrava alla domenica con tre sacerdoti e la cantoria.Seguiva la processione con la statua del santo lungo le strade addobbate con pali di robinie ricoperti di edera,bandierine colorate e drappi rossi alle finestre delle case.
    Era anche il momento in cui le giostre arrivavano in paese.C’erano pure le bancarelle dove si vendevano LUVINS (lupini) SUCAR DI GURISSE (liquirizia) PEVARINS (biscotti pepati) VUES DI MUART (grissini a forma di x)
    Non si poteva ballare perché la festa cadeva in quaresima.
    Abbiamo intervistato il Parroco Don Nino e alcuni anziani del paese.

  12. 14 marzo 2008
    LORENZO ERIKA MADDALENA PIETRO EMANUEL IGOR » Scuola: bilingue »

    OGGI...

    L'augurio più frequente fatto dai nostri nonni e dalla signora Silvia è stato: "Speriamo che voi bambini, conoscendo in modo approffondito queste imformazioni, possiate tramandarle ai vostri figli e nipoti per poter mantenere viva la nostra cultura".
    Questo è stato il nostro primo lavoro. Voi avete qualche usanza o tradizione da raccontarci? Siamo curiosi...A presto!

  13. 14 marzo 2008
    ELENA STEFANO » Scuola: bilingue »

    E OGGI...

    ora i paesi di montagna sono composti da poche persone e questa usanza è praticata ancora in pochi paesi. La differenza è che il quadro della Sacra Famiglia viene portato non più di casa in casa, ma di paese in paese.
    Noi stessi abbiamo partecipato a questa usanza e abbiamo fatto anche delle foto.

  14. 14 marzo 2008
    FRANCESCA BARBARA » Scuola: bilingue »

    IL PERCORSO DELLA DEVCETICA

    In tutte le famiglie venivano offerti gli strucchi lessi, la gubana,il vino,il caffè,... e ai bambini le "caramelle-castagne" ottenute sbricilando le castagne secche( " purcinjac")nel " martau" o le fusette, considerate dai bambini assai felici dei fuochi d' artificio che loro si divertivano ad accendere in onore alla Madonna.
    un tempo la "devetica" era praticata in tutti i paesi delle Valli, perchè c'erano tante famiglie nei paesi e le signore spesso addirittura "litigavano " per ospitare la Madonna. Le famiglie erano inoltre molto numerose e tutti partecipavano alla processione.

  15. 14 marzo 2008
    MASSIMO DEJAN » Scuola: bilingue »

    IL PERCORSO DELLA DEVITICA

    Davanti all'ingresso della prima casa si cantava la preghiera "Bodi pozdravljena". Quando si entrava la persona che portava il quadro, lo posava sull'altare preparato con due rami di ginepro incrociato e abbelliti con dei fiori di carta. Vicino all'altare ardeva la "dusica", una luce ad olio che doveva rimanere accesa fino al 2 febbraio, festa della Madonna Candelora. Il quadro rimaneva fino alla sera successiva quando, verso le ore 19.00 - 20.00, tutta la gente si riuniva in quella stessa casa. Si recitava il Santo Rosario e poi si ripartiva nuovamente in processione verso un' altra casa del paese. E così allo stesso modo per nove sere fino alla viglia di Natale. L'ultima sera, quella prima di Natale si cantava " Te dan vsega veslja" e "cescena si Marija". Nell'ultima famiglia ci si radunava a pregare per quaranta giorni fino al giorno della Madonna Candelora.

  16. 14 marzo 2008
    MASSIMO DEJAN » Scuola: BILINGUE »

    CHI

    Tutti i paesani si riunivano a pregare il Santo Rosario nella chiesetta,o nella cappella o nella casa più importante del paese.Poi aveva inizio la processione durante la quale si cantava le litanie alternate alle preghiere del Santo Rosario.La processione era preceduta dal quadro centenario raffigurante il presepe, con in primo piano la capanna della Sacra Famiglia, mentre banbini, giovani e anziani seguivano il corteo tenendo in mano dei lumini accesi.

  17. 14 marzo 2008
    MARTINA MITJA » Scuola: BILINGUE »

    COSA E QUANDO

    Come prima cosa abbiamo fatto alcune interviste ai nostri nonni e poi abbiamo inviato a scuola la nonna di una ex alunna, che alcuni di noi conoscono, che ci ha raccontato come viveva lei da piccola la tradizione della devetica.
    Dai vari racconti e dalla testimonianza di nonna Silvia abbiamo ascoltato che nove giorni prima di Natale aveva inizio l' usanza della novena che nelle Valli del Natisone si chiama "devetica"(in sloveno da c si legge z, quindi la lettura ha questo suono DEVETIZA).Consisteva in una serie di preghiere in onore alla Madonna.

  18. 14 marzo 2008
    KEVIN SIMONE MIRIANA » Scuola: bilingue s. Pietro »

    LA NOSTRA RICERCA

    Ciao amici di Manzano. Oggi vi vogliamo raccontare i risultati delle nostre ricerche. Quasi tutti abbiamo nelle Valli del Natisone, un territorio a confine con la Slovenia. A scuola, oltre all' italiano studiamo anche la sloveno.
    Il nostro territorio è ricco di tradizini ed usanze che in questo anno scolastico abbiamo studiato e approffondito con le nostre insegnanti.
    E' proprio per questo motivo che guardando la foto qui sopra con il drappo rappresentante un' immagine sacra non abbiamo potuto fare a meno di pensara alla devetica.Volete sapere cos'è? Bene ora vi raccontiamo tutto ciò che abbiamo scoperto grazie alle nostre ricerche, interviste e letture di vecchi libri.
    KEVIN- SIMONE-MIRIANA

  19. 9 marzo 2008
    Pino, l'aiutante del professor Antonius » Scuola: »

    TRADIZIONI...

    Cari amici aiutanti, vi devo fare tanti complimenti per come state lavorando. Avete iniziato un po' arilento, ma adesso devo dire che siete proprio bravi perchè andate a ricercare ogni cosa. Avete cercato di capire già tante cose, come la fisarmonica ed il suo utilizzo nelle feste tradizionali.. e chissà ancora quante informazioni raccoglierete!Le tradizioni sono diverse e tra voi dovrete scambiarvi informazioni su come fare la ricerca ...
    Vi consiglio di fare man mano una scheda per ogni oggetto della vostra ricerca rispondendo alle domande
    DOVE
    QUANDO
    COSA
    CHI
    PERCHE
    '
    Provateci...intervistate le persone, i nonni e le persone anziane sanno un sacco di cose! cercate sui libri e in internet! Se avrete modo di partecipare ai riti tradizionali o se intervistate le persone del paese... fate delle foto carine. Metteteci dentro anche le vostre facce!

  20. 5 marzo 2008
    quarta » Scuola: »

    scusate!!!

    Vi abbiamo scritto due volte, ma il nostro computer ha un po' di problemi!!!!! Ci riproviamo...Stavamo dicendo...La fisarmonica su cui ci avete chiesto informazioni si chiama diatonica. Mitja ci ha fatto presente che qui da noi viene usata soprattutto a carnevale, infatti l'abbiamo vista e sentita in tanti (Massimo, Simone, Lorenzo, Igoe, Emanuel, Francesca, Kevin e Mitja). Rispetto alla fisarmonica normale è più difficile da suonare.
    Elena, invece, è convinta che quella scatolina di legno serva veramente per contenere il burro. Crede di averla vista ma non si ricorda dove. Abbiamo osservato l'immagine sacra e da lì siamo partiti per una ricerca sulle tradizioni religiose delle nostre Valli. Vi riscriviamo al più presto per raccontarvi cosa abbiamo scoperto! Ora andiamo ad inglese. A prestissimo!!!!

  21. 5 marzo 2008
    quarta » Scuola: bilingue »

    siamo tornati

    Ciao amici, scusate se non vi abbiamo risposto prima ma eravamo in settimana verde! Proviamo a

  22. 23 febbraio 2008
    classe quarta » Scuola: via Liberta' »

    un po' di indagini.....

    Cari amici abbiamo osservato le foto.Ci sembra di aver riconosciuto la chiave di san Valentino perche' la scorsa settimana c'era la sua festa.E' il patrono di Manzano e c'era lo stendardo dove era rappresentata una chiave simile.Stiamo facendo ricerche su di lui.C'e' qualcosa di simile anche dalle vostre parti??

    Abbiamo visto le foto della fisarmonica e dei fisarmonicisti.Sapete dirci qualcosa?Qui a Manzano se ne sa poco.
    Non abbiamo capito cosa e' quell'oggetto in legno simile a una scatoletta.Silvia dice che e' uno stampo per il burro?Cosa ne pensate???
    A presto....

  23. 20 febbraio 2008
    quarta » Scuola: primaria bilingue »

    E' ORA DI PRESENTARCI

    Ciao a tutti! Siamo i bambini della classe quarta bilingue. La nostra scuola è bilingue perchè oltre all'itliano studiamo e parliamo ( o almeno ci proviamo) lo sloveno. Siamo in 17: Elena, Lorenzo, Maddalena, Pietro, Massimo, Francesca, Barbara, Kevin, Miriana, Igor, Dejan, Emanuel, Stefano, Mitja, Erika, Martina e Simone. Siamo super felici di collaborare con voi!!! Anche noi abbiamo già iniziato a ricercare qualche informazione delle nostre Valli! Augurandovi e augurandoci buon lavoro vi salutiamo e speriamo di vedervi anche di persona!
    CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  24. 16 febbraio 2008
    Alice ,Sabrina e Rachele » Scuola: Scuola Primaria di Manzano »

    ci presentiamo

    Ciao , siamo le tre bambine della 4^a ,e noi ci vorremmo presentare .Io sono Alice e sono molto lieta di iniziare la ricerca con voi. Noi , Rachele e Sabrina vorremmo dirvi altrettanto !!!
    Un nostro amico , tramite il computer ci dà delle ricerche da fare. Questa volta ci è toccato San.Valentino. Però non abbiamo trovato informazioni sulla chivetta.


    SALUTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  25. 16 febbraio 2008
    Chiara & Silvia » Scuola: Manzano via Libertà ,Primaria »

    Ciao, ci presentiamo

    Ciao,
    siamo i bambini della classe 4A di Manzano Via Libertà.
    Noi siamo :Silvia, Chiara, Benedetta, Rachele, Alice G. , Sabrina, Martina, Carol,Alice P. , Leonardo, Tommaso, Emanuele , Jacopo, Davide, Matteo R. , Matteo Z. , Matteo F.
    Tutti vi stiamo scrivendo... Vorremmo conoscervi...
    Ciaoooooooo!!!!!!!!!!


    Chiara & Silvia

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