FESTA DI CARNEVALE IN COMPAGNIA DI COSMOTEATRO

carnevale 2013 010Era giovedì – grasso e dopo pranzo noi alunni della scuola primaria bilingue si sono precipitati nelle proprie aule per mascherarsi ed indossare i loro costumi.
Dopo una lunga e divertente ricreazione in cortile ci siamo diretti in sala polifunzionale per assistere allo spettacolo teatrale “LA CAMICIA DELL’UOMO CONTENTO”  presentato da Cosmoteatro. In sala c’era già l’attore Cosimo De Palma che ci attendeva.
Cosimo è un attore molto bravo, ci ha raccontato parecchie storie. É sorprendente come possa da solo interpretare il ruolo di tutti i personaggi che agiscono in una storia!
Oltre a questo è anche molto bravo a coinvolgere il pubblico e a renderlo partecipe attivamente allo spettacolo. Con lui c’è sempre  la sua valigetta che contiene vari oggetti utili per calarsi nei panni dei suoi personaggi.

Quando eravamo tutti seduti , Cosimo iniziò a raccontare.
C’era una volta un re che aveva proprio di tutto, ma non era contento, anzi ,ogni cosa nuova che possedeva lo rendeva più triste.
Un giorno il re chiamò al suo cospetto tutti i medici e chiese loro di guarilrlo dalla sua tristezza.
I medici gli risposero che per essere felice doveva indossare la camicia di un uomo contento.
Il re ordinò alle sue guardie di  portargli la camicia dell’uomo più contento del reame. Le guardie lo cercarono in tutto il reame, ma non lo trovarono, nessuno era completamente felice! Lungo la strada di ritorno al castello , le guardie incontrarono un contadino che seduto sull’erba osservava le nuvole . Le guardie chiesero anche a lui se era contento . Incredibile! Era proprio lui l’uomo felice! Le guardie lo scoprirono dopo avergli rivolto una  serie di domande. Gli chiesero di consegnare loro la sua camicia, ma il contadino era talmente povero che una camicia non la possedeva. Le guardie tornarono al castello a mani vuote. Il re, non avendo ricevuto alcuna camicia, si arrabbiò ed impose una nuova regola: CHI E’ FELICE, D’ORA IN POI VERRA’ CHIUSO IN PRIGIONE!”
Il re disse che se lui non poteva essere felice, non doveva esserlo nessuno!
Tutti coloro che dichiaravano di essere un po’ contenti  venivano imprigionati .
A casa loro marito e moglie discutevano del comportamento del re. In realtà, Biagio,  il marito  non si preoccupava minimamente delle ingiustizie di cui erano vittima gli altri finchè non venne arrestata sua figlia . A quel punto Biagio cercò di liberarla assieme agli altri prigionieri del re. Intanto in una cantina del castello viveva un topolino affamato . Questo topolino possedeva soltanto un seme, decise di piantarlo ed ebbe origine un fiore.
Il topolino incontrò una talpa con una pala. Insieme recitarono la filastroicca della felicità:
“ Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un’altra volta , tira su il naso, fai un bell’inchino … Se tu fai come me, sarai felice come un  re!” La talpa era così felice che donò la pala al topolino il quale le diede il fiore. Il topolino incontrò un porcospino , recitarono insieme la filastrocca e il porcospino, felicissimo, gli regalò la sua bici. Il topolino incontò una rana, recitarono la filastrocca e lei gli donò il formaggio. Alla fine il topolino rinunciò al formaggio per organizzare una festa con tutti i suoi amici.
Così anche il re imparò la filastrocca della felicità e la recitò assieme ai suoi sudditi. Di colpo il re divenne felice e liberò tutti coloro che aveva fatto mettere in prigioni.
Non possiamo essere  felici , se non possiamo condividere la felicità con qualcuno, se non abbiamo degli amici!

Lo  spettacolo ci è piaciuto molto, alcuni bambini sono pure saliti sul palco per interpretare la parte degli animali presenti nella storia. Tutti abbiamo recitato e mimato la filastrocca della felicità. Abbiamo salutato e ringraziato Cosimo con un caloroso applauso.
Sono state premiate le maschere più originali, così si sono conclusi i festeggiamenti del divertentissimo GIOVEDI’ GRASSO.

Alessandro – classe quinta

pust
Era giovedì – grasso e dopo pranzo noi alunni della scuola primaria bilingue si sono precipitati nelle proprie aule per mascherarsi ed indossare i loro costumi.
Dopo una lunga e divertente ricreazione in cortile ci siamo diretti in sala polifunzionale per assistere allo spettacolo teatrale “LA CAMICIA DELL’ UOMO CONTENTO”  presentato da Cosmoteatro. In sala c’era già l’attore Cosimo De Palma che ci attendeva.
Cosimo è un attore molto bravo, ci ha raccontato parecchie storie. É sorprendente come possa da solo interpretare il ruolo di tutti i personaggi che agiscono in una storia!
Oltre a questo è anche molto bravo a coinvolgere il pubblico e a renderlo partecipe attivamente allo spettacolo. Con lui c’è sempre  la sua valigetta che contiene vari oggetti utili per calarsi nei panni dei suoi personaggi.
Quando eravamo tutti seduti , Cosimo iniziò a raccontare.
C’era una volta un re che aveva proprio di tutto, ma non era contento, anzi ,ogni cosa nuova che possedeva lo rendeva più triste.
Un giorno il re chiamò al suo cospetto tutti i medici e chiese loro di guarilrlo dalla sua tristezza.
I medici gli risposero che per essere felice doveva indossare la camicia di un uomo contento.
Il re ordinò alle sue guardie di  portargli la camicia dell’uomo più contento del reame. Le guardie lo cercarono in tutto il reame, ma non lo trovarono, nessuno era completamente felice! Lungo la strada di ritorno al castello , le guardie incontrarono un contadino che seduto sull’erba osservava le nuvole . Le guardie chiesero anche a lui se era contento . Incredibile! Era proprio lui l’uomo felice! Le guardie lo scoprirono dopo avergli rivolto una  serie di domande. Gli chiesero di consegnare loro la sua camicia, ma il contadino era talmente povero che una camicia non la possedeva. Le guardie tornarono al castello a mani vuote. Il re, non avendo ricevuto alcuna camicia, si arrabbiò ed impose una nuova regola: CHI E’ FELICE, D’ORA IN POI VERRA’ CHIUSO IN PRIGIONE!”
Il re disse che se lui non poteva essere felice, non doveva esserlo nessuno!
Tutti coloro che dichiaravano di essere un po’ contenti  venivano imprigionati .
A casa loro marito e moglie discutevano del comportamento del re. In realtà, Biagio,  il marito  non si preoccupava minimamente delle ingiustizie di cui erano vittima gli altri finchè non venne arrestata sua figlia . A quel punto Biagio cercò di liberarla assieme agli altri prigionieri del re. Intanto in una cantina del castello viveva un topolino affamato . Questo topolino possedeva soltanto un seme, decise di piantarlo ed ebbe origine un fiore.
Il topolino incontrò una talpa con una pala. Insieme recitarono la filastroicca della felicità:
“ Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un’altra volta , tira su il naso, fai un bell’inchino … Se tu fai come me, sarai felice come un  re!” La talpa era così felice che donò la pala al topolino il quale le diede il fiore. Il topolino incontrò un porcospino , recitarono insieme la filastrocca e il porcospino, felicissimo, gli regalò la sua bici. Il topolino incontò una rana, recitarono la filastrocca e lei gli donò il formaggio.
Alla fine il topolino rinunciò al formaggio per organizzare una festa con tutti i suoi amici.
Così anche il re imparò la filastrocca della felicità e la recitò assieme ai suoi sudditi. Di colpo il re divenne felice e liberò tutti coloro che aveva fatto mettere in prigioni.
Non possiamo essere  felici , se non possiamo condividere la felicità con qualcuno, se non abbiamo degli amici!
Lo  spettacolo ci è piaciuto molto, alcuni bambini sono pure saliti sul palco per interpretare la parte degli animali presenti nella storia. Tutti abbiamo recitato e mimato la filastrocca della felicità . Abbiamo salutato e ringraziato Cosimo con un caloroso applauso. Sono state premiate le maschere più originali , così si sono conclusi i festeggiamenti del divertentissimo GIOVEDI’ GRASSO.
Alessandro Pavan – classe quinta

Scrivi il tuo messaggio

1 Messaggio

  1. [...] dense di esperienza 2. Zeleni Teden V Dom Kavka 3. Serata “Scuola a porte aperte” 4. Festa di carnevale in compagnia di Cosmoteatro 5. La tanto amata neve causa [...]

Scrivi il tuo messaggio