EVOLUZIONE GENETICA? CHIEDILO A FRANCO…

Un articolo a cura della redazione RDF II THE BEST NEWS della scuola secondaria di Premariacco.
profQuadrifoglio3Il 14 aprile 2010 nella sala polivalente di Premariacco gli alunni della nostra scuola, assieme alla quinta della primaria di Premariacco, hanno partecipato a una lezione diversa su “Evoluzione e genetica” con il prof. Franco Quadrifoglio, docente di biologia molecolare all’Università di Udine. Più che una lezione, il prof l’ha definita una “chiacchierata” sulla teoria dell’evoluzione e i suoi agganci con la genetica. Ci ha raccontato che la teoria è stata formulata da Charles Darwin, nato l’11 febbraio 1809 (l’anno scorso ricorrevano 200 anni dalla sua nascita), un naturalista che per volere del padre frequentò per un periodo medicina e successivamente teologia, ma non terminò mai questi studi. Fin da piccolo collezionava, imbalsamandoli, coleotteri di varie dimensioni. All’età di 22 anni…

partì per un viaggio intorno al mondo, tra le terre che visitò memorabili sono le Galapagos, isole vulcaniche dove trovò tredici specie diverse di fringuelli, una per ogni isola: notò che la forma del becco variava in base all’ambiente e alla diversa nutrizione; scoprì anche le tartarughe giganti e fossili di animali preistorici, così capì che gli esseri viventi non erano rimasti sempre uguali, ma c’era stata un’evoluzione.
Partendo dal “metodo scientifico”, il prof. Quadrifoglio ci ha fatto capire come la teoria dell’evoluzione sia oggi universalmente accettata, anche perché esistono diverse prove della sua validità: genetiche, embriologiche, fossili.
La teoria di Darwin afferma che l’evoluzione è il risultato di un progressivo cambiamento delle caratteristiche genetiche degli organismi in risposta all’ambiente, che “sceglie” quelli più adatti.
Tutti gli esseri viventi sono costituiti da cellule, un uomo adulto possiede un numero di cellule compreso tra dieci trilioni e cento trilioni (curiosità: lo sapevate che nel nostro corpo le cellule batteriche sono circa 10 volte più numerose?). Ogni cellula ha un nucleo all’interno del quale si trova il DNA, formato da milioni di atomi e composto da due filamenti appaiati, il quale contiene tutte le informazioni necessarie per la vita di un individuo. Queste informazioni vengono copiate prima di essere trasferite ai figli, ma a volte la copia non è esatta, quindi nascono individui con caratteristiche diverse che possono essere avvantaggiati (oppure no) da questi errori. L’uomo ha il DNA molto simile allo scimpanzé (99% in comune), è possibile osservare come, ad esempio, il cromosoma umano 2 corrisponda alla fusione tra due cromosomi dello scimpanzé.
Darwin non conosceva né i cromosomi né il DNA, ma le sue raccolte e le sue osservazioni gli hanno permesso di giungere a conclusioni incredibili per quei tempi. Il prof. Quadrifoglio ci ha “CONVINTO CHE QUEL GENIO DI DARWIN, SENZA USARE MOLTE DELLE TECNICHE USATE OGGI, MA USANDO SOLO I SUOI OCCHI E LA SUA TESTA AVEVA RAGIONE”.