UN INCONTRO DAVVERO APPASSIONANTE

CAM00110“Fuori fuoco”: il nuovo libro di Chiara Carminati
Un articolo a cura della Redazione RDF dei giornalisti della classe terza B della scuola secondaria di Remanzacco.
Il cinque febbraio 2016, i ragazzi che frequentano la terza media della scuola di Remanzacco
si sono recati a Cividale alla scuola “E. e A. Piccoli” per partecipare ad un incontro con l’autore: si trattava della presentazione del libro “Fuori Fuoco” della scrittrice friulana Chiara Carminati.


Il libro è ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, ma non racconta le esperienze dei soldati che l’hanno combattuta, bensì delle loro famiglie e della popolazione italiana che l’ha vissuta e sofferta come gli uomini al fronte. L’autrice ha spiegato ai ragazzi il perché di questa scelta: sono a milioni i documenti e le fotografie che raccontano la vita dei soldati; ma gli altri, quelli che hanno visto partire i loro uomini senza poterci fare nulla, come si sentivano? Che cosa speravano e in che cosa credevano? Anche i cittadini di oggi conoscono la vita in trincea, ma degli altri aspetti della guerra molti non sanno nulla. È proprio per questo che Chiara Carminati ha deciso di raccontare la storia di una famiglia di quel tempo, una che le rappresentasse tutte.
La scrittrice ha spiegato anche il significato del titolo, in quanto “Fuori Fuoco” rappresenta e racconta la vita della popolazione che non combatteva, quindi non era sotto il fuoco, ma assisteva solamente. C’è anche un altro significato: oltre ad essere “fuori” dal fuoco delle armi, queste persone erano anche “fuori fuoco” per l’obiettivo della storia e della memoria, la loro vita non è stata “messa a fuoco” nei libri e nei manuali.
Ha raccontato anche che questo libro le è stato commissionato dalla sua editor e che ha dovuto chiedere il doppio del tempo che le era stato dato, per poter studiare e documentarsi.
La vicenda ci lascia numerosissimi punti di domanda, ma non tutti verranno svelati nel corso della storia.
È stato un incontro che ha particolarmente coinvolto noi ragazzi perché, essendo l’autrice una scrittrice per giovani, ha saputo raccontare le vicende della protagonista Jole sotto un aspetto molto particolare ed ha saputo amalgamare la storia con l’avventura e con le emozioni, anche sentimentali, dei protagonisti.

Chiedendo ad alcuni degli studenti le loro impressioni, abbiamo capito che la scrittrice è riuscita a mantenere alta l’attenzione dei ragazzi. Inoltre, molti di loro hanno anche espresso il desiderio di acquistare il libro per conoscere come si conclude la storia di Jolanda.

È stato un incontro molto significativo e ci ha fatto riflettere sulla brutalità della guerra e sulla distruzione che porta non solo agli edifici, ma anche alle persone e alle loro famiglie.