Vivere in Afghanistan

classe V e alpiniVivere in Afghanistan
Il giorno 3 febbraio 2011 gli alunni delle classi 5^A, 5^B, 3^A e 3^B della scuola primaria “A. Manzoni” di Cividale hanno avuto un incontro di mediazione culturale con un rappresentante dell’8 Reggimento Alpini, con due ragazzi afghani e con una volontaria dell’associazione”Auxilia”. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Progetto”Un ponte per Herat”, promosso dal Comune di Cividale del Friuli e della locale sezione dell’Associazione Nazionale Alpini, con la collaborazione dell’ 8 Reggimento Alpini.

L’obbiettivo di questo progetto è quello di rendere i bambini consapevoli delle condizioni di disagio e povertà in cui vivono i loro coetanei nei Paesi del Sud del mondo.
L’incontro è iniziato con la lettura di una fiaba giuridica che è stata letta dalla signora Federica, volontaria dell’associazione “Auxilia”. La fiaba ha introdotto, in modo fantastico, l’argomento dei diritti dell’infanzia.
Il rappresentante dell’8 Reggimento Alpini e i due ragazzi afghani Zazai e Jamil hanno parlato dell’Afghanistan. Questo Paese è una Repubblica Islamica, ma in alcune zone comandano ancora i talebani. Le lingue più diffuse sono il Pashto e il Persiano(Dari).Il Presidente della Repubblica è Hamid Kazai. La capitale è Kabul; con tremilioniduecentomila abitanti. Tutto il Paese conta circa 32 milioni di abitanti. In Afghanistan convivono diverse etnie, le più diffuse sono due: l’etnia Pashtun (38%) e quella Tagiki(25%).E’ stata proiettata una diapositiva in cui era rappresentato l’alfabeto afghano che si scrive da destra verso sinistra. Zazai ha spiegato che le scuole del suo Paese sono molto diverse da quelle italiane. Spesso le lezioni si svolgono all’aperto o all’interno di tende perché moltissimi edifici scolastici sono stati distrutti, altri sono inagibili, altri ancora vengono utilizzati come magazzini. Le classi sono molto numerose e spesso manca il materiale scolastico, perciò gli alunni scrivono sulla sabbia come fosse una lavagna. La maggior parte degli insegnanti non hanno il diploma, ma sanno leggere e scrivere.
Le famiglie sono molto numerose e possono essere costituite, oltre che dai genitori anche da quattordici o quindici figli. Il padre può avere fino a quattro mogli. Le case, semplici e povere, sono circondate da mura che delimitano i confini del villaggio. L’acqua viene prelevata dai pozzi e la biancheria viene lavata lungo le rive dei fiumi. Le donne impastano farina di grano per ottenere una specie di “ piadina” che insaporiscono con il pomodoro. La religione musulmana proibisce agli afghani di mangiare carne di maiale e di bere alcolici. Per loro,il maiale è un animale talmente insolito da essere ospitato allo zoo!
Grazie a questo incontro i bambini hanno avuto la possibilità di conoscere una realtà molto diversa dalla loro.

Nicole Vinti, Valentina Andresini, Sara Pittia, Elma Huseinovic
classe VB “A.Manzoni” Cividale del Friuli

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1 Messaggio

  1. 19 marzo 2011
    gilda » Scuola: »

    poveri, mi viene quasi da piangiere ciao e questo ciao lo dico con tristezza

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